venerdì 21 marzo 2014
La SOVRANITA' monetaria è la base della libertà di un POPOLO
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Siamo stanchi di sherpa dei lacché dei lacché, uno degli ultimi risibili figuri è Luigi Marattin, http://www.linkiesta.it/austerita-italiana, con questo suo cortigianesco
articolo ha provato a confutare quello che molti oramai sanno e vedono,
il Re è nudo e la gente incomincia a vederlo per come è, nudo.
Spendiamo
due parole sulla persona: è Ricercatore confermato presso l'Università
di Bologna ed insegna Scienze politiche, sociali e internazionali
(quindi è economista quanto lo sono io [ndr. deca]).
E' ricordato ai più per come tratta col guanto di velluto chi la pensa diversamente da lui, ecco che disse al riguardo di Nicola Vendola: "Per usare il tuo linguaggio, ma va a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata".
Altro
esempio d'uso improprio di guanto di velluto è quello di come apostrofò
Warren Mosler (autore di spicco della Teoria Monetaria Moderna - ME
MMT): asserendo (del resto è assessore) che W. Mosler di lavoro fa il
produttore d'automobili, ovvero voleva mettere nel ridicolo la figura di
spicco di Mosler, che a livello internazionale è un gigante rispetto al
pigmeo, ecco un link esemplificativo: http://moslereconomics.com.
Ritornando sull'argomento.
La
svendita programmata, (genocidio economico di una nazione) ed attuata
scientificamente da più di 20 anni, delle Aziende di Stato e delle
aziende strategiche private del made in Italy, costrette a cedere al
nemico straniero i nostri gioielli creativi e scientifici, tecnologici
ed alimentari, questa svendita deve cessare.
La
cessione della sovranità monetaria è stata attuata scientificamente da
queste truppe cammellate al soldo di potentati stranieri ed in alcuni
casi italiani.
Non
potendo più monetizzare l'operosità dei cittadini italiani con
l'emissione della "nostra" moneta si è firmata l'eutanasia di un intero
Paese, di un popolo, d'una cultura.
Qua
sotto una prova provata a prova di prosciuttari sugli occhi, ovvero che
sull'organo ufficiale della Confindustria italiana si metteva, nero su
bianco, una gravissima denuncia:
Centro studi Confindustria: a rischio la crescita del Pil 2014 sopra lo 0,5%
La ripresa dell’economia italiana stenta a prendere vigore e questo «mette a rischio le previsioni di un incremento del Pil superiore allo 0,5% nel 2014».
Usando
la logica, se il prodotto interno lordo del nostro Paese non supererà
lo 0,5% d'aumento per questo anno solare, si prospetta una ulteriore
accelerazione della discesa del valore assoluto dello stesso prodotto
interno lordo:
Per
la fine del 2014 il PIL potrà probabilmente scendere sotto i 1.540
miliardi di €. ovvero, in termini assoluti, sarà più basso di quello del
2007:
Ammettendo
che il costo del noleggio del denaro da parte del nostro Stato rimanga
sotto il 4%, entro fine anno sarà superata la fatidica soglia dei 2.200
miliardi di €. di montante di debito pubblico.
Usando la matematica operiamo una frazione:
2.200/1.540
= 1,428 ovvero, entro l'anno in corso, saliremo al 143% del PIL come
montante del debito pubblico, e quindi saremo ancora di più lontani, e
di molto, da quell'agognato ed impossibile 120%.
Sempre
usando la matematica si ricava che non sarà possibile tagliare meno del
4% ogni anno per i prossimi vent'anni per ritornare vicini al 60% di
rapporto debito/pil.
Ovvero,
provando a tagliare almeno il 4%, già nel 2015 saremmo sotto i 1.500
miliardi di €. di PIL ed il debito sarà ulteriormente salito .........
Un disastro senza fine.
deca
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