martedì 24 dicembre 2013

Tempesta Perfetta: Rivalutazione delle quote di BankItalia, la più grande truffa del secolo

E mentre tutto il paese (il 95% degli italiani addormentati scientificamente dalla TV) si preoccupa e discute, che so, di come sono incredibilmente maltrattati alcuni immigrati (nel curarli e prevenire malattie.. esattamente come ad Auschwitz, noh?) e nessuno si domanda come sia possibile che sotto casa anche stanotte un/una barbona è morta congelata nell’indifferenza del sistema pubblico (dov’è il famoso stato sociale per cui siamo massacrati di tasse? Com’è possibile che i poveri, quelli veri, devono ricevere un pasto e un tetto dalla Caritas e da altre Associazioni di Volontariato invece che dal famoso stato?), ci fregano alla stragrande nel silenzio generale, facendoci puntare occhi e cervelli su dettagli, distrazioni, discussioni sterili e sostanzialmente inutili.

Quanto si è discusso di quello che stanno facendo alla Banca d’Italia? Chi ne sa qualcosa? 

mercoledì 4 dicembre 2013

(…) Andiamo ad esaminare quale sia la ragione principale della truffa comminata ai danni dei cittadini e della nazione italiana tutta dal governo di Enrico Letta, su istigazione del ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomani (guarda caso ex direttore generale di Banca d’Italia e membro del CDA della Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea), in combutta con l’attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco.

Partiamo da una premessa: Banca d’Italia è una delle 17 banche centrali nazionali che aderiscono al sistema SEBC della BCE, quindi è l’autorità monetaria più indipendente e autonoma che possa esistere sul pianeta, non potendo per statuto finanziare direttamente il proprio governo o avere alcun collegamento politico-istituzionale con lo stesso. Tranne l’elezione del governatore, che avviene su esplicita proposta e indicazione del Consiglio superiore della banca centrale (articolo 17 dello Statuto), i politici non hanno alcuna influenza nelle attività strettamente tecniche o istituzionali di Bankitalia.

La proprietà della banca centrale è al 95% privata, anche se l’istituto viene ipocritamente definito di diritto pubblico, perché si è appropriato giuridicamente di un’attività regolamentata per legge: l’emissione della moneta (sotto forma di banconote e riserve bancarie).


domenica 8 dicembre 2013

Il signoraggio esiste, eccome se esiste!

Il signoraggio esiste eccome e chi lo nega ha problemi di funzionamento del suo cervello, perchè se la moneta è una convenzione, numeri scritti su carta o numeri digitati su computer, è ovvio che chi la creare può guadagnare visto che crea qualcosa che vale anche miliardi a costo zero. 

Tuttavvia il signoraggio in senso stretto si ha solo sulle banconote e sugli acquisti di debito delle banche centrali del "QE" e una parte viene rigirata allo stato (a seconda dei governi). Non è vero che tutte le volte che la Banca Centrale crea riserve (la sua moneta) fa signoraggio e guadagna, perchè di solito accredita lo stato senza interessi. 

==> Il nocciolo della storia è che il 90 o 95% della moneta viene creata dalle BANCHE, non dalla Banca Centrale e queste guadagnano creando debito, non moneta.


sabato 7 dicembre 2013

Redditività per pochi VS poverta per molti

Vedi questo famoso grafico qui in fondo che mostra stipendi fermi da 30 anni e produttività che sale sempre invece ? è calcolato per gli Stati Uniti, ma in misura meno estrema vale anche per l'Italia e indica che QUALCOSA DI RADICALE E' SUCCESSO AL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO DAGLI ANNI '80 perchè prima di allora il 90% della popolazione beneficiava del progresso costante della tecnologia e della produttività, ma da 30 anni invece il suo reddito ristagna o si riduce. Chi beneficia del sistema attuale sono la la maggioranza degli asiatici (e anche alcuni arabi, brasiliani o sudafricani...) e qui da noi quella che una volta chiamavano la RENDITA, finanziaria, immobiliare e politica 

A differenza dell'Italia in America non sono in Depressione come noi, ma il 90% degli americani negli ultimi 10 anni ha visto il suo reddito pro-capite ridursi del -17% circa, da 36mila a 30mila dollari e rotti e il top 10% lo ha visto salire invece dal 10 al 40%. Questo perchè il 70 o 80% del loro reddito se ne va in INTERESSI, AFFITTI E TASSE....e in Italia idem, la maggioranza, specie dei giovani si sta impoverendo perchè il suo reddito netto viene mangiato da INTERESSI, AFFITTI E TASSE (in america di più affitti e mutui, in Italia più tasse)

Prima degli anni '80 il reddito della maggioranza della popolazione in Occidente aumentava in linea con la produttività, per cui la maggioranza beneficiava del progresso tecnologico e dell'efficienza crescente dell'economia, indotta dal progresso scientifico e dalla spinta incessante delle imprese e dei privati cittadini al guadagno, come succede in un economia di mercato. Da 30 anni invece la maggioranza degli occidentali ha smesso di beneficiare della produttività A CUI CONTRIBUISCE CON IL SUO LAVORO (con le dovute eccezioni) e anzi il suo reddito reale si riduce. 


martedì 3 dicembre 2013

IL VERO POTERE DEGLI USA CHE IMPOVERISCE IL RESTO DEL MONDO

Gli Stati Uniti d’America sapevano di essere militarmente forti da molto tempo, scoprirono di essere i PIU’ forti in assoluto solo dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Prima della guerra il Dollaro era una valuta forte, dopo la guerra, a causa della guerra stessa, divenne la valuta di riserva mondiale. La divisione del mondo in due blocchi fece si che questo potere diventasse ancora più grande: costruì il suo consenso internazionale con l’appoggio del blocco occidentale che TANTO aveva ricevuto e che MOLTO di più doveva dare: il potere decisionale assoluto sulla parte più industrializzata e ricca del pianeta. Il dollaro divenne la moneta di riferimento indiscussa. Tutte le transazioni internazionali avvenivano in dollari. Avevano vinto: avrebbero tratto enorme vantaggio da questo scenario.
Era stata attuata pienamente la citazione del loro secondo presidente:
“Ci sono due modi per conquistare una nazione.
Una è con le spade.
L’altra è con il debito”
 
John Adams (1735-1826).


mercoledì 27 novembre 2013

Submitted by Tyler Durden on 11/22/2013

Con tutti gli occhi incollati sull’anniversario dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy 50 anni fa, ci è sembrato che valesse la pena di ricordare la morte di un’altra importante figura americana – il Dollaro degli Stati Uniti – iniziò esattamente 100 anni fa.

Il 22 novembre del 1910 il Senatore Aldrich, un anno dopo aver introdotto un emendamento che stabiliva la nascita dell’ income tax, la tassa sui redditi, convocò il primo incontro segreto a Jekyll Island.

2013.11.22+ZH+Inflazione+USA+1774 2013 La Creatura di Jekyll Island   Come 100 anni fa nacque la FED

Grafico: CPI, Inflazione dei Prezzi al Consumo 
fra il 1774 e il 1912 = 23%
fra il 1913 e il 2013 = 2292%
notare anche l’altra data topica, ferragosto del 1971, quando Nixon smantellò definitivamente il Gold Standard 
adottato dal mondo a Bretton Woods nel 1944 e l’inflazione cominciò davvero a partire a palla


martedì 26 novembre 2013

L’ALTRA FACCIA DELLA MONETA

Incontro con i Cittadini promosso dalla
Comunità Emmaus di S. Nicolò, Ferrara

“ L’ALTRA FACCIA DELLA MONETA ”



venerdì 29 novembre 2013   ore 20,40
relatore Claudio Bertoni

Lezione in modo semplice, che svela i meccanismi della macroeconomia e ci fa comprendere gli sviluppi dell’attuale
situazione economica e monetaria.

definizione di Banca
la funzione della moneta
i bilanci settoriali dello Stato
il debito pubblico
dove ci ha portato l'euro?
il fiat money
soluzioni per la crisi



presso la Casa per la Pace "la Filanda"
Via Canonici Renani, n.8
Croce di Casalecchio di Reno (BO)
(riferimento scuola ITIS Odone Belluzzi)
canale  di Reno


                      

C'è un piano per mettere in ginocchio l'Italia

Pubblico con piacere un altro articolo che l' amico Giorgio mi ha segnalato
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La privatizzazione delle banche si farà grazie al risparmio delle famiglie e delle piccole imprese.
Lo si drenerà spietatamente con ogni mezzo.

[Giulio Sapelli]


I dati che giungono dalla Commissione europea con le sue previsioni economiche di autunno sono disarmanti: più debito e più deficit, meno crescita. È un circolo vizioso che si alimenta da sé. Se non vi è domanda aggregata, la crescita è possibile solo se vi è una via per le esportazioni. Ma la via dell'export è stretta e solo pochi alpinisti possono scalare quei sentieri.

Il dato spagnolo è impressionantemente efficace. La cosiddetta ripresa di quel Paese deriva da una crescita della produzione automobilistica - non solo naturalmente, ma soprattutto -, in particolare degli stabilimenti Ford. Ma se si vanno a vedere i numeri degli occupati - anche il Financial Times ha dovuto ammetterlo - la situazione è sconcertante: solo duemila i lavoratori in quegli impianti, grazie a condizioni salariali basse e precarie. I sindacati spagnoli (i socialisti dell'Ugt in testa, gli ex comunisti del Ccco un po' più cauti) le hanno accettate perché considerano essenziale dare lavoro costi quel che costi! Quindi, la ripresa nell'Europa del Sud è una temperata sospensione della caduta, e non un recupero, del Pil, ossia dello stock di capitale fisso che è andato perduto negli ultimi venti anni. La causa di ciò è la deflazione imposta dalla Germania a tutta l'Europa.

L'Italia è colpita in pieno. I dati statistici su cui si litiga anticipano la vera battaglia che inizierà con l'unione bancaria. Si coglierà - da parte di molteplici troike - l'occasione della verifica sui bilanci per reclamare, come sempre ha fatto Mario Draghi dal 1992 a oggi, la privatizzazione delle banche. Ed essa sarà fatta, come si ripete dopo Cipro, grazie al risparmio (per chi ancora lo ha) delle famiglie e delle piccole imprese. Lo si drenerà spietatamente con ogni mezzo.


domenica 24 novembre 2013

Intervista a Francesco Gesualdi : DEBITO

Pubblico piacere questo articolo che l' amico Giorgio mi ha segnalato
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"In nome del debito vengono distrutti i nostri diritti. Ma davvero non abbiamo altra scelta che pagare impoverendoci? La soluzione è cominciare a occuparci tutti di debito pubblico. Esigere di aprire un grande dibattito su cause, soluzioni, prospettive. Con occhi nuovi. Con il coraggio di rimettere tutto in discussione, a partire dalla legittimità del debito". Così pensa Francesco Gesualdi, attivista e saggista, promotore di campagne su beni comuni, consumo critico, sviluppo sostenibile, fondatore del Centro nuovo modello di sviluppo e insieme ad Alex Zanotelli della Rete Lilliput. Negli ultimi anni ha incentrato la sua attività sulla questione del debito, cui ha dedicato il recente saggio "Le catene del debito - e come possiamo spezzarle" (Feltrinelli)." Piero Ricca

Piero Ricca: Francesco Gesualdi, governi nazionali, istituzioni europee e media mainstream ci dicono che non c'è alternativa all'austerità. Secondo lei?

Francesco Gesualdi: Già l'obbligo di mantenere il deficit al di sotto del 3% del Pil ci ha sottoposto a continui aumenti di tasse e tagli alle spese con gravi ripercussioni sociali. I numeri confermano un tasso di disoccupazione reale al 24% mentre il rischio povertà coinvolge una persona su tre. Ma col fiscal compact sarà la catastrofe perchè tasse e tagli dovranno crescere fino ad ottenere il pareggio di bilancio. Per di più il debito andrà dimezzato nel giro di 20 anni. Un salasso mortale che porterà al collasso socio-economico e alla totale demolizione della nostra casa comune. Con somma soddisfazione del capitale internazionale e delle multinazionali dei servizi, che finalmente potranno comprarsi le proprietà pubbliche a prezzi stracciati e potranno mettere definitivamente le mani su servizi appetitosi come l'acqua, i rifiuti, la sanità, la scuola.


giovedì 7 novembre 2013

Incontro a Ferrara con l'economista Nino Galloni

DOMENICA 17 NOVEMBRE 2013
ore 17,00-19,00
Sala Estense . Piazza Municipio . Ferrara




Chi ha tradito
l’economia europea?
Come uscire dall’emergenza
incontro con NINO GALLONI




Economista, ha collaborato col professor Federico Caffè
ed è stato direttore generale al ministero del Bilancio
(Ministero dell’Economia), poi a quello del Lavoro.
Autore di numerosissimi saggi e studi di economia, fra cui
La Moneta Copernicana (assieme all’avv. Marco Della Luna),è docente presso la Cattolica di Milano, la Luiss di Roma e leUniversità di Napoli e Modena.


     


Incontri promossi da un gruppo di cittadini ferraresi
e dalla Comunità Emmaus di S. Nicolò, Ferrara
per la conoscenza del pensiero economicocon il patrocinio delCOMUNE DI FERRARACittà Patrimonio dell’Umanità.
L’ingresso agli incontri è libero
Per informazioni e comunicazioni: gruppoeconomia.fe@gmail.com

giovedì 17 ottobre 2013

Tutta la moneta corrente è debito creato dal sistema bancario con l'aiuto degli stati

Riporto un video in inglese che spiega la truffa della generazione delle moneta tramite il debito statale e la banca centrale.
Nel video si parla degli USA e della FED, ma il meccanismo è esattamente uguale per l'Unione Europea con la BCE, anzi per noi è ancora peggio perché nel caso Europeo gli stati si devono indebitare con la BCE a tassi maggiori (strutturalmente maggiore per come è il nostro sistema in cui gli stati sono più penalizzati rispetto alle banche) rispetto al governo USA con la FED.

Ecco il video



riassunto del video tratto dal sito

http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/maloney-la-pi-grossa-truffa-della-storia-dellumanit.html
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Ottobre 2013 – Sintesi di Er

Dicono che il denaro non cresce sugli alberi ma la verità è che il sistema bancario fa crescere il denaro bel più velocemente degli alberi.

Molta gente non ha la più pallida idea di come la valuta viene creata ed economisti e politici fanno sempre sembrare tutto così complicato che le persone pensano che non potranno capire.

Con questo video cerco (parla Mike) di spiegarvi come funziona questa truffa e come la cosa ha a che fare profondissimamente con le vostre vite.

Siccome il giochino è lo stesso più o meno in tutto il mondo userò come esempio gli Stati Uniti, visto che loro è anche la valuta di riserva globale di questo momento storico.

Tutto inizia con dei politici che fanno promesse, che avrai questo, che avrai quello, tutto gratis, ecc.. il tutto ovviamente funziona con dei Deficit Spending, delle spese superiori alle entrate. Per coprire questa spesa il Tesoro emette dei Bond, del debito, dei Pagherò (con un interesse) in cambio di cash.

Così infatti un Bond? Non è altro che un I Owe You (IOU), un “ti devo”, un pagherò insomma. Non è altro che un bel pezzo di carta con ghirigori e cifre scritte sopra tipo “prestami un Trilione di dollari oggi che poi te li restituirò con tanto di interessi”. Questi Bond sono il famoso Debito Pubblico. E saranno sempre ripagati da me e te e tutti quelli che pagano le tasse… e tutte le nostre discendenze con le tasse che saranno costretti a pagare loro per, per esempio, restituire il Trilione più gli interessi. Quando un governo emette un bond in pratica non fa altro che rubare al futuro, nostro e delle generazioni prossime, per spendere adesso.

Stampato il Bond, il Governo, il Ministero del Tesoro per l’esattezza (Treasury), va sul mercato, tiene aste dei suoi Bond dove le più grosse banche del mondo fanno le loro offerte (gli omini neri che sventolano le palette coi prezzi, minuto 3:00). Le banche ovviamente vogliono prestare al Governo solo per avere poi indietro, oltre al “principal”, il capitale, anche i famosi interessi.

“The big banks are there, taking a cut every step of the way” (minuto 3:10) le banche sono li che ci fanno un interesse in ogni passaggio dello schema. E non è un caso fortuito, come vedremo oltre.

Poi, attraverso un gioco delle tre carte (shell game, gioco dei gusci) chiamato “Open Market Operations” le Banche rivendono parte dei bond statali che hanno in portafoglio alla FED, la Federal Reseve Bank, la Banca Centrale (Privata) degli Stati Uniti.

La FED apre il suo bel librettone degli assegni e scrive quello la cifra che vuole (per ogni bond che ogni Banca gli porta) anche se nel suo bilancio non c’è un penny, non c’è una lira.

Citando quello che la Federal Reserve di Boston ha scritto a suo tempo (cartello cerchiato di rosso al minuto 3:30):

“Quando tu ed io scriviamo un check, un assegno, ci devono essere abbastanza soldi sul conto per coprirlo. Ma quando la FED scrive un assegno non c’è nessun deposito da cui potrà essere ritirata la cifra che la FED scrive sull’assegno. Quando la FED scrive un assegno sta creando denaro.”

“Putting it simple”, “Per metterla giù facile”, Federal Reserve di Boston

Nel momento in cui la FED passa l’assegno alla Banca di turno il denaro è nato.


sabato 12 ottobre 2013

“Bisogna unire le forze a sinistra e destra che hanno capito il pericolo Euro” – Jacques Sapir intervistato in esclusiva da “L’AntiDiplomatico.it”

Segnaliamo questa interessante intervista, realizzata da Alessandro Bianchi a Jaques Sapir, noto economista francese.

Jacques Sapir. Economista, direttore del Centre d’Etude des Modes d’Industrialisation (CEMI-EHESS).
Autore di “Bisogna uscire dall’euro?” e “La demondialisation”.



D – Professore, Lei è stato tra i primi economisti europei ed evidenziare i danni provocati dall’euro ed a chiedere la sua fine. In una delle ultime analisi ha scritto che si tratta di una sorte inevitabile. Secondo Lei, quanto tempo ancora ci vorrà e da quale paese potrà partire l’iniziativa?

R – A questo punto bisogna distinguere due problematiche. La prima riguarda l’analisi della situazione economica che l’euro ha creato e delle sue conseguenze. Da ormai quasi tredici anni osserviamo che l’euro non solo non ha prodotto le convergenze macroeconomiche sperate, ma ha invece accentuato le divergenze. L’ho detto a più riprese, e ormai questa mia posizione riscuote consenso tra gli economisti. Constatiamo anche che l’euro rappresenta un enorme freno per la crescita nella maggior parte dei paesi che l’hanno adottato, ad eccezione, ovviamente, della Germania. Per finire, si osserva che l’euro fa aumentare i deficit, tanto interni quanto esteri, e che porta verso un debito sempre più grande dei paesi che sono entrati nell’Unione economica e monetaria. Tutto questo è abbondantemente documentato da numerosi autori. Siccome l’euro può funzionare solo in una spirale di impoverimento per la maggior parte dei paesi, ne deduco che è destinato a fallire.

Ma, qui, abbiamo una seconda problematica: le condizioni che determineranno la fine dell’euro. Tali condizioni possono creare una crisi catastrofica generata sul mercato obbligazionario. Al momento, la situazione resta stabile grazie alla Banca Centrale Europea. Ma la credibilità di quest’ultima sta nel fatto che non è stata messa alla prova. Prima o poi i mercati testeranno la risoluzione della Bce, e allora Mario Draghi si ritroverà fortemente in difficoltà. Queste condizioni potranno anche provenire dalle tensioni politiche crescenti che l’Euro genera sia tra i paesi membri dell’UME, sia all’interno degli stessi, dove le forze anti-europeiste prendono sempre più peso. Queste tensioni potranno ad un certo punto mettere gli attori politici di fronte alla necessità di dissolvere la zona euro o di uscire dalla moneta unica.

Per quanto mi riguarda, ho sovrastimato la rapidità delle evoluzioni finanziarie, sulla base di quello che avevamo conosciuto nel 2008-2009. Ma questo non cambia niente all’analisi di fondo.


Manifesto per l'Europa

Occorre prima possibile variare l'attuale situazione che ci è stata imposta dove l'Europa e l'Euro sono diventati una gabbia che sta distruggendo il popolo italiano impoverendolo
Il destino che hanno preparato per noi con il fiscal comapt  è di almeno 20 anni di ulteriore austerity e di povertà

Una nuova strada è possible
Occorre però conoscerla e volerla
Vi invito a leggere : MANIFESTO PER L'EUROPA

giovedì 3 ottobre 2013

Francia 2013: una tragedia e un mistero

Fonte  http://eurotruffa.it/politica/130-francia-2013-una-tragedia-e-un-mistero.html

di Alain Parguez
Professore Emerito alla University of Franche-Comté, Besançon, Francia

Una tragedia e un mistero il perché il cosiddetto neoliberismo non rientri nello Stato autoritario e burocratico che evolve ormai al di fuori di un decadente sistema capitalistico.

Ciò che sta accadendo in Francia dev’essere un mistero per molti osservatori esteri.
Ma tale mistero può essere rivelato grazie a tre fatti drammatici:

    L'economia reale sta collassando. Tutti i dati supportano questa tragica diagnosi: tasso di crescita negativo, esorbitante aumento della disoccupazione effettiva, uno dei più forti crolli nella quota salari, inflazione in crescita.
    Non è una recessione, è una sistematica e genuina crisi che sta svelando la tendenza a morire del sistema capitalistico, e la sua metamorfosi in una economia di rentier e parassiti.
    Quella che è la causa principale del complessivo crollo del capitalismo, è l’impegno dello Stato in una politica di lungo periodo di austerity predatoria che sta auto-peggiorandosi.

Perché tale disastro è un paradosso?

Lo Stato è guidato dal Partito Socialista che sta, a causa della sua fanatica ideologia, distruggendo la società.

Ciò significa che la Francia sta diventando un buco nero in Europa, che potrebbe costringere al collasso l’unione monetaria. Come può essere spiegata tale tragedia?

Qui sta la ragione del perché ho scritto questa breve nota. Quest’ultima sarà divisa in quattro parti:

    Il disastro economico
    La responsabilità della politica di lunghissimo periodo dello Stato
    La connessione con l’Euro: L’unione monetaria è la causa o è il capro-espiatorio di libere scelte di politica economica dei primi anni del regime di Mitterand per lo scopo di una “terapia sociale”?
    Infine l’ultimo paradosso: perché è il Partito Socialista ad essere dedito ad una politica di austerità auto-distruttiva?


mercoledì 2 ottobre 2013

«Via dall'euro o facciamo la fine della Jugoslavia!» Bruno Amoroso: l'alternativa per evitare il disastro a cui ci sta portando questa Europa. [Informare per resistere]

di Informare per resistere


La ricreazione è finita, presto vi dovrete arrangiare anche per le pensioni. Questo, in sintesi, il discorso-choc che il sovrano olandese Guglielmo Alessandro ha rivolto alla nazione: la globalizzazione impone anche all'Olanda l'addio al glorioso sistema del welfare e delle protezioni sociali.
È l'élite, direttamente, che parla: la stessa élite feudale che si è impadronita della moneta, imponendoci l'Eurozona, per poi dirci: scusate, non ci sono più soldi. Falso. I soldi li "fabbricano" loro, mentre a mancare sono i politici in grado di difenderci.
Enrico Letta, che rincorre i diktat della Merkel, governa con Berlusconi, che nel suo videomessaggio del 18 settembre, di fronte alla catastrofe economica dell'Italia, proclama: «Occorre imboccare la strada maestra del liberalismo: meno Stato, meno spesa pubblica». Il liberismo: cioè il tunnel senza uscita del quale siamo già prigionieri, da vent'anni. Attenti, avverte il professor Bruno Amoroso: di questo passo, già a novembre sprofonderemo nel baratro della Grecia, saremo esposti a tempeste mai viste e rischiamo di fare la fine della Jugoslavia.


martedì 1 ottobre 2013

L'ottimo "affare" dell' EURO per l'italia.... !!

Bel affare per l'italia: perdiamo un asset strategico pagando con i nostri stessi soldi. Quanto siamo fessi a rimanere in questo schifo di euro! !!

Leggete questo articolo e meditate su quanto siamo "furbi" noi italiani e su che classe politca abbiamo che ci stanno svendendo per un piatto di lenticchie condannandoci a 30 anni o più di miseria.....



 PIANGE IL TELEFONO


Stamane vado di fretta e ve la farò breve.
La notizia che si legge sui giornali italiani è che Telecom, tra non molto, parlerà spagnolo. Ma la notizia che non leggerete mai sulla stampa italiana è che l'acquirente, ossia Telefonica, verosimilmente, per portare a compimento l'operazione, verrà finanziata da qualche banca spagnola -già fallita- e salvata con i soldi dei contribuenti Italiani attraverso il fondo salva stati e banche ESM, al quale  l'Italia partecipa con 125 miliardi di euro, presi a debito sui mercati. Di come l'Italia abbia contribuito al salvataggio delle banche spagnole, lo abbiamo spiegato QUI.
Ricapitolando, per rendervela ancora più semplice, possiamo dire che TELEFONICA (società spagnola), attraverso la controlla TELCO, acquista TELECOM (Società Italiana). La quale Telefonica, avendo necessità di capitali  per compiere l'operazione, verosimilmente, si farà finanziare da qualche banca spagnola. La quale banca spagnola, a sua volta, è stata salvata con i soldi dei contribuenti italiani attraverso il fondo ESM. I quali contribuenti, per poter conferire  i soldi nel fondo ESM  (e da questo alle banche spagnole che finanziano l'acquisto di Telecom da parte di Telefonica), essendo straccioni,  sono stati spremuti di tasse per rendersi presentabili sul mercato e per ottenere la fiducia degli investitori che hanno prestato i soldi all'Italia, a fronte del pagamento di lauti interessi.
Chiaro, no? 


lunedì 30 settembre 2013

La Guerra dei Banchieri Contro il Popolo. Ecco le prove.Italiani è tempo di reagire.

Condivido quello che è detto e spiegato da  Francesco Amodeo

Non so più che fare, oltre a darvi le notizie
Purtroppo però non c''è peggiore sordo di chi non vuole ascoltare....


domenica 29 settembre 2013

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER TUTTI COLORO CHE HANNO BISOGNO DI DENARO, MA NON LO TROVANO

Con molto piacere pubblico nella sezione "Documenti" il manuale, scritto dall' amico Claudio Zanasi, in cui si spiega il problema causato dal signoraggio bancario

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER TUTTI COLORO CHE HANNO BISOGNO DI DENARO, MA NON LO TROVANO
di Claudio Zanasi
https://docs.google.com/file/d/0BwkkowgkUPAnbXpyazVLUl80eGM/edit?usp=sharing

lunedì 16 settembre 2013

LA MONETA è PERICOLOSA
E IL DEBITO è INNOCUO...
e questo è l’errore!

Analisi e proposte per uscire dalla crisi finanziaria.
Incontri promossi da un gruppo di cittadini ferraresi
e dalla Comunità Emmaus di S. Nicolò, Ferrara
per la conoscenza del pensiero economico
con il patrocinio del
COMUNE DI FERRARA
Città Patrimonio dell’Umanità
incontro con Giovanni ZibordiSi occupa di mercati finanziari come analista, trader
e coordinatore di uno dei siti finanziari più noti in
Italia, Cobraf.com. Laureato in economia a Modena,
Dottore di ricerca in Economia a Roma, ha un MBA a
UCLA Anderson School of Management e ha lavorato
precedentemente in consulenza manageriale vivendo
tra Los Angeles e New York per diversi anni.
DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013
ore 20.45

Parrocchia di Santa Francesca Romana
Sala conferenze . Via XX Settembre . Ferrara
L’ingresso all’incontro è libero
Per informazioni e comunicazioni: gruppoeconomia.fe@gmail.com




domenica 8 settembre 2013



foglio di Ricino

Barack Obama vuole intervenire in Siria, (con bombardamenti intelligenti suppongo) perchè gli U.S.A. sono gli ambasciatori della Pace, dei Diritti, della Democrazia e dell’ Ordine del mondo. La Fata Turchina gli ha espresso il proprio incondizionato appoggio. Papà Natale ha detto che invierà un reparto corazzato di renne se si dovesse intravedere l’ eventualità di un conflitto a terra. Il mago di Oz,  Hansel e Gretel e Pollicino penseranno ai rifornimenti, Geppetto si occuperà della logistica.
Solo Pinocchio si è un po’ risentito, perché, ha dichiarato :”Il mio ruolo è stato completamente
esautorato: avrei dovuto emettere io il comunicato”.