martedì 31 luglio 2012

La Merkel marionetta del Fondo Monetario Internazionale!



La settimana scorsa era l'agenzia di rating Moody's, adesso sarebbero le dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel a minacciare lo spread dei BTP italiani. Mario Monti dice che dovrebbero premiarci perché siamo diventati "virtuosi", ma gli ingrati invece ci puniscono. Anche, se come ci dice la Merkel, facciamo i "compiti a casa", poi ci bocciano lo stesso. Monti però è un uomo di mondo, e quindi dovrebbe sapere che quando i "mercati" (cioè le banche multinazionali) hanno trovato un pollo da spennare, allora sarà molto difficile che ci rinuncino solo perché il pollo è diventato "virtuoso". Anzi, più il pollo è "virtuoso", tanto più accentua le sue caratteristiche di pollo.
COMIDAD
In passato, quando non c'erano ancora i "vincoli di Maastricht", se uno Stato si trovava nelle attuali condizioni dell'Italia non faceva altro che rinunciare ad emettere altri titoli, oppure li utilizzava solo per i prestiti forzosi al proprio interno, attuando una parte dei suoi pagamenti in buoni del tesoro. L'alternativa al mercato dei titoli era il cercare di accedere ad un prestito diretto da parte di un altro Stato, offrendo ovviamente delle garanzie auree o patrimoniali. Oggi si parla invece di dismissione del patrimonio pubblico, mentre le riserve auree dell'Italia sono diventate per la stampa un argomento tabù (altro che articolo 18!), tanto che a molti comincia a venire il sospetto che anche su quel versante l'attuale governo abbia qualcosa da nascondere. Del resto, il governo Monti si regge più sulla fiducia dei media che sulla fiducia parlamentare. Un governo retto da un advisor della NATO come Monti, si avvale oggi, nella sua aggressione al popolo italiano, della stessa compatta connivenza mediatica fornita alle aggressioni NATO contro la Libia e la Siria. 


sabato 28 luglio 2012

L’Italia è stata fregata

fonte : http://www.truccofinanza.it/finanza/il-male-delleuro/

Accolgo l’appello di Giovanni Zibordi, maestro ed amico, che ha pubblicato il seguente intervento intitolato “Fate circolare questo” con la richiesta ai lettori di divulgarlo e pubblico il suo articolo nel mio modesto sito, sperando che il suo messaggio arrivi a qualche utente in più (benché sappia che molti lettori di TF sono frequentatori di cobraf.com).

Fate circolare questo grafico. Inviatelo a chi conoscete che sia nei media, in politica, nei sindacati, in qualche associazione industriale o professionale, in qualche associazione cattolica o loggia massonica o al vostro Rotary o bocciofila o consiglio di quartiere o scolatico.
L’Italia è stata fregata. E’ inutule fare discussioni, dall’introduzione dell’Euro la nostra produzione industriale ha smesso di crescere e poi è collassata ed è oggi scesa al livello di 25 anni fa, mentre ad esempio quella della Germania è aumentata di un +30% da allora.


venerdì 27 luglio 2012

Uno strano mondo

Un amico mi ha dato questa informazione

“Oggi viviamo in un mondo in cui
i dottori distruggono la salute
gli avvocati distruggono la giustizia
le scuole distruggono la conoscenza
i governi distruggono la libertà
la stampa distrugge l’informazione
la religione distrugge la morale
e le banche distruggono l’economia”

Chris Hedges


Scrittore e giornalista statunitense ed ex-corrispondente di guerra degli USA
Ha insegnato giornalismo alla Columbia University, alla New York University, alla Princeton University e all'Università di Toronto…quindi è proprio un pivellino!

mercoledì 25 luglio 2012

I nostri politici ci hanno "venduto" più di 20 anni fa!!

http://www.byoblu.com/post/2012/06/09/Il-funzionario-oscuro-che-faceva-paura-...
LEGGERE Il direttore generale del Ministero del Lavoro, Antonino Galloni, ricostruisce la storia dell'economia italiana, dagli anni floridi alla crisi, e spiega, quale testimone oculare al Ministero del Bilancio sul finire degli anni '80, come e perché l'Italia fu svenduta.


martedì 24 luglio 2012

Per chi non avesse ancora capito cosa implichi l'adozione dell'EURO sulla società

Il giornale dei padroni (il sole 24 ore) parlando del’euro dice :
“non ci sono alternative: o si svaluta la moneta (ma nell'euro non si può più) o si svaluta il salario” (Vittorio Da Rold - Il Sole 24 Ore.
E quando si prova a ribattere "perché non si svaluta il profitto?"
La risposta è ." Eh, sai, no, il profitto non si può, perché altrimenti i capitali scappano)"

martedì 17 luglio 2012

L'euro : la più grande fregatura che hanno regalato all'ITALIA

Non ascoltate i media tradizionali che non vi dicono la verità, ma cominciate a pensare con la vostra testa guardando i dati Il professore mostra 3 grafici che valgono più di mille parole 1) Grafico dell'andamento del debito privato italiano e del suo debito estero verso i paesi "euro forti" All arrivo dell euro aumenta trasticamente 2) confronto tra il salario reale di un operaio italiano e quello tedesco Prima dell'euro stava meglio l'italiano , con l'introduzione dell'euro l'italiano a preso una grande patosta ( conversione reale 1000 lire un euro) per poi tornare pari. Questo perchè in germania hanno fatto schizzare in su la disoccupazione dal 2002 al 2006 e ridotto l'aumento salariare Tutto ciò ha fatto si che negli anni 1999 a 2007 la loro inflazione media annuale fosse mediamente al 1,6% contro il nostro 2,3 Questo però ha creato un dumping economico che ha fatto si di aumentare strutturalmente la competitività delle industrie tedesce verso le nostre Ora che stiamo perdendo le industrie ci stiamo impoverendo Quando saremo poveri i nostri beni reali (vedi case e aziende) costeranno pochissimo e con 2 euro i tedeschi potranno venire a comprarceli PROPRIO UN BEL AFFARE L'EURO, PER NOI ITALIANI!!!! Non credete anche alla balla che se usciamo dall'euro e svalutiamo sarebbe un problema Il motivo che si sa dalle teorie (e dagli studi empirici) che per ogni punto di % di svalutazione l'inflazioneche si genera è di solo un decimo di % Cosa vuol dire in soldoni 1) se usciamo la nuova lira sarebbe svalutata del 20% 2) l'inflazione aumenterebbe del 2% il punto 2 sarebbe un problema? NO!!! nella svalutazione del 1992 è successo proprio una svalutazione del 20% e gli anni seguenti non abbiamo subito nessuna crisi anzi siamo ripartiti Tra l'altro l'inflazione l'anno dopo addirittura è calata!! Infine nessuno se lo ricorda, ma alla sua nascita l'euro si è svalutato del 28% ma nessuno si è stracciato le vesti a gennaio del 1999 il cambio euro/dollaro valeva 1,15(circa) a ottobre del 2000 il cabio euro/dollaro valeva 0,83(circa) cioè una svalutazione del 28%



Analisi delle ipotesi di uscita dall'euro

Un ottima analisi del professore Bagnai che espone le verità che non vi dicono i media tradizionali


lunedì 16 luglio 2012

Benetazzo spiega il signoraggio in 6 minuti



 Una Potente Banca italiana prospetta l'addio all'Euro!

di Gianni Lannes

E’ prossima la fine dell’euro? L’Italia potrebbe presto rispolverare le lire? Non è un’ipotesi fantascientifica o catastrofista. A certificare l’elevato rischio del crac, nero su bianco, è un rapporto della seconda banca italiana consegnato il 4 gennaio 2012 alla Consob. L’analisi emerge da un documento ufficiale: il prospettivo informativo che ha fissato il prezzo dell’aumento di capitale a 7,5 miliardi.
«Le preoccupazioni relative all’aggravarsi della situazione del debito sovrano dei paesi dell’area euro potrebbero portare alla reintroduzione, in uno o più paesi di valute nazionali o, in circostanze particolarmente gravi, all’abbandono dell’euro» si legge nel report. Inoltre, da pagina 66 in poi: «L’uscita o il rischio di uscita dell’euro da parte di uno o più paesi dell’area euro e/o l’abbandono dell’euro quale moneta, potrebbero avere effetti negativi rilevanti sia sui rapporti contrattuali in essere, sia sull’adempimento delle obbligazioni da parte del Gruppo UniCredit e/o dei clienti del Gruppo UniCredit, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull’attività e sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo UniCredit».
È la prima volta che un atto ufficiale di una potente banca italiana parla di una tale ipotesi decidendo di mettere in guardia i risparmiatori anche da una possibile dissoluzione della moneta unica. UniCredit poi lo fa proprio nel momento in cui ha chiesto denaro ai propri azionisti. L’Istituto bancario vale oggi la metà di quanto capitalizzava a fine ottobre 2011. Il valore della banca si aggira attualmente attorno a 8,6 miliardi. I tempi in cui l’UniCredit in Borsa valeva circa 100 miliardi (primavera 2007), sembrano appartenere ad un’epoca remota.


In Grecia c’è chi non usa più l’Euro


Questo articolo è perfetto per spiegare con semplicità un importante concetto: si può evitare l’uso dell’euro ed il ricatto del debito che esso genera senza aspettare che siano le istituzioni a organizzare la cosa, perché spontaneamente esse non lo faranno mai.

Ma la gente comune, che per vivere ha la necessità di scambiare beni e servizi materiali, può organizzarsi creando delle valute parallele con le quali strutturare una forma moderna e telematica di baratto. E tutto pare funzionare alla perfezione.

Mark Lowen | BBC News, Volos - 11 aprile 2012


Mentre la Grecia si interroga se uscire dall’euro, una città, Volos, ha costituito una valuta alternativa locale.




domenica 15 luglio 2012

Un errore da non ripetere

Studiare la storia è importante per trarre lezioni dagli errori passati
Sicuramente l'iperinflazione che colpi la Germana tra le 2 guerre mondiali è assolutamente da evitare

Fonte : http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.it/search?q=AZIONI+ESTERE
Articolo del 2006 ma lo scenario di fondo non è cambiato quando fa riferimento alla situazione degli USA confrontandola alla Germania di quel tempo

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Vi sono molti paralleli tra la Germania degli anni 20 e gli USA di oggi, ma anche una differenza fondamentale: mentre la situazione tedesca dell’epoca fu compressa in pochi anni, quell’americana di oggi si protrae per molti anni. Ciò perché i banchieri centrali hanno comunque imparato proprio da quell’esperienza alcuni trucchi per ritardare le conseguenze dell’eccesso nella stampa di moneta, ed inoltre perché la Germania dell’inizio anni 20 era un piccolo Stato isolato dalla sconfitta nella prima guerra mondiale, e dunque ebbe difficoltà a trovare compratori per le proprie obbligazioni; i suoi
deficit dovevano essere finanziati internamente, il che accelerò il ritmo nella stampa di moneta.

giovedì 12 luglio 2012

La truffa del sistema bancario


Come le banche evadono le tasse


PERCHE' LA NORVEGIA NON HA UN DEBITO PUBBLICO?

La Norvegia non ha debito pubblico, per svariate ragioni che ora vi esporrò. Il motivo principale però resta principalmente uno ed uno solo: non ha aderito al sistema schiavista della moneta debito e, udite udite, la sua banca centrale è una delle ultime in Europa in mano ad uno stato. Insomma la sintetizzo così: una sola moneta, la Corona, una sola banca. E tutto quanto statale.
La Banca Centrale Norvegese non solo è rimasta una delle ultime banche europee controllate dallo Stato,e non dai banchieri Privati, ma gestisce perfino il Fondo Pensioni norvegese in attivo,un altro miracolo specie in tempi di crisi! Ed è per questi fatti che la Norges Bank non vuole far parte del sistema Euro. Ovviamente non sono scemi i Norvegesi. Beati loro... Ma vediamo gli altri punti di forza che fanno della Norvegia un paese simbolo da emulare:
Non ha aderito all'euro. La moneta Norvegese è la Corona. E l'avevamo detto.
Non ha privatizzato le aziende energetiche - petrolio (Statoil), energia idroelettrica (Statkraft), alluminio (Norsk Hydro), la principale banca del paese (DnB NOR), e le telecomunicazioni (Telenor). Qui da noi invece, la legge 111 del 15 luglio permette la dismissione del capitale pubblico! E visti i precedenti, Iri ad esempio, non c'è da star tranquilli...
Circa il 30% di tutte le aziende quotate alla borsa di Oslo è statale.
I titoli di stato rendono il 6,75% netto ai risparmiatori.

 Pur essendo il principale produttore di petrolio europeo, non fa parte dell'OPEC. (Per la cronaca, l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma). Tornando alla Norvegia, spulciando un attimo si scopre che il petrolio del paese è controllato dal governo tramite i maggiori operatori come il 62% in Statoil nel 2007, la controllata statale al 100% Petoro, e SDFI, oltre al controllo delle licenze di esplorazione e produzione. Una sorta di ENI alla Mattei, prima del fatale "incidente". Poi se spulciate ancora un altro po' sai che potreste scoprire? Non ci crederete ma la Norvegia ha fondato un Fondo Pensioni Sovrano nel 1995 per ridistribuire i proventi del petrolio, del fisco, dei dividendi, delle cessioni e delle royalties. Ahhh! E noi non potremmo fare lo stesso dato che l'Italia è il secondo produttore europeo e in Basilicata è stato individuato il più grande giacimento d'Europa su terraferma? Ovviamente si, manca la materia prima che prenda le decisione.. Comunque alzo proprio le mani....
Perché questi Norvegesi sono davvero forti. E mica si sognano di privatizzare l'acqua o la raccolta dei rifiuti, come vorrebbero fare i nostri politici... Vedete, la scusa del debito pubblico legata ai costi dello stato è una SCUSA! Il problema è la moneta debito.. Ed è così evidente specie ora che vi cito un altro dato: la Norvegia ha un avanzo di bilancio statale del 10%, mentre noi, che abbiamo privatizzato quasi tutto, abbiamo un debito pubblico pari al 119% del nostro PIL...
Finisce qui? Ma manco per sogno! Proseguiamo! C'è da segnalare che la Norges Bank è la prima banca Centrale in assoluto ad aver citato in giudizio nel 2009 per truffa sui derivati la City Group, il più grande gruppo d'affari del Mondo. Immaginiamoci gli esiti delle sentenze che il Tribunale amministrativo di Stato norvegese dovrebbe emettere...
Va poi ricordato che il Governo norvegese ha firmato qualche mese fa un importante Trattato con accordi del confine acqueo nel Mare del Nord con la Federazione Russa, al fine di un congiunto sfruttamento gas-petrolifero, escludendo di fatto le "7 sorelle" multinazionali globali, storicamente "coinvolte" in tali frangenti e rappresentanti gli interessi primari di Canada e USA ,ovviamente contrarie a tale accordo. Sottolineo poi che la Norvegia dopo un iniziale appoggio ha ritirato le truppe dalla Libia,aggiungendo alla Nato un'ulteriore difficoltà "politica". Il Governo norvegese è stato il primo ad aver evidenziato un futuro riconoscimento della Palestina come Stato sollevando molti consensi ma anche dure e aspre critiche.
Dopo aver elencato così tanti aspetti positivi della Norvegia viene naturale chiedersi:
ma se l'Italia fosse come la Norvegia monetariamente sovrana cioè fuori dall'euro?
E se non fosse trivellata da cima a fondo da multinazionali estere e/o finanziarie per i suoi giacimenti di idrocarburi, i secondi per ordine di importanza in Europa?
E se per le nostre preziose risorse elettriche non fosse sfruttata da scatole cinesi della multinazionale di stato francese EDF?
E se le nostre risorse idriche, tra le maggiori al mondo, non fossero in mano alle multinazionali dell'acqua in bottiglia tipo Nestlé, e dai due colossi francorotti Suez Gaz de France e Veolia?
E se i proventi di dette risorse pubbliche li gestissimo per ridistribuirli al popolo come nei paesi dove esiste un social welfare?
Avremmo un debito pubblico inesistente come la Norvegia?

Fonte:http://terrarealtime.blogspot.it/


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mercoledì 11 luglio 2012

Una bambina di 12 anni dà una lezione di economia equa ai Banchieri















video apparso su youtube Victoria Grant speaking, dove viene viene mostarata una semplice bambina di 12 anni che parla alla conferenza della “Public Banking in America” il mese scorso, ha superato abbondantemente il milione di visite su vari siti web.
La politica monetaria, ovvero le misure che dovrebbero decidere i governi - e non le banche - per decidere la quantità di denaro circolante in una nazione - non ha mai fatto parlare così tanto di sè come negli ultimi anni. Forse i tempi stanno cambiando. Persino Victoria, una ragazzina canadese di 12 anni, è riuscita a inquadrare il problema in un modo così semplice e chiaro che anche per un bambino diventa capace di capirlo.
Fondamentalmente, il suo messaggio è questo: le banche creano denaro "dal nulla" per prestarlo alla gente e ai governi applicando un interesse. Se i governi lo prendessero in prestito dalle loro stesse banche, potrebbero risparmiare gli interessi e quindi un sacco di soldi dei contribuenti. Vittoria ha raccontato che il suo paese, il Canada, già ha adottato questo sistema tra il 1939 e il 1974. Durante quel periodo, il debito del governo era basso e sostenibile, e permise di finanziare tanti progetti importanti. Solo quando il governo ha cominciato a chiedere prestiti alle banche private il suo debito nazionale è cresciuto fino a diventare paralizzante.


Nouriel Rubini: "2013 Shock: Banchieri impiccati"


«Una tempesta perfetta», con tanto di «banchieri impiccati per le strade». Se a parlare così fosse un minoritario militante extraparlamentare, quasi tutti alzerebbero le spalle sorridendo. Se a dirlo è «Mr. Doom», forse l'unico economista di statura globale che abbia capito per tempo cosa stava accadendo nel 2007, all'epoca dell'esplosione di una bollicina insignificante come i mutui subprime statunitensi, allora è tutta un'altra faccenda.

L'analisi di Nouriel Roubini è impietosa e senza vie d'uscita visibili. E certo non piacerà né a Monti né a Merkel. Ma centra il problema dei problemi. 

«Nulla è cambiato dalla crisi finanziaria. Gli incentivi per le banche (la liquidità a piene mani garantita dalle banche centrali, ndr) permettono loro di agire in modo truffaldino, di fare cose illegali e immorali; l'unico modo per evitarlo è rompere questo grande supermercato finanziario».


L’INUTILITA’ DI TAGLI E TASSE - di Giovanni Lazzaretti

Il Papa, al Family 2012, ha invitato i partiti a non promettere cose che non possono realizzare. Ottimo. Ovviamente non vale solo per i partiti, vale anche per i tecno-politici.
Se il partito tende a promettere troppo per avere voti, il “tecnico” è costretto a promettere troppo per mantenere la sua immagine di salvatore della patria.
Conservo una pagina di Avvenire del 10 giugno “Sisma, la promessa di Monti: per l’Emilia risorse senza fine”. Viene da sorridere. Dove le troverà mai queste risorse senza fine, visto che Monti sta disperatamente grattando il fondo del barile? Al massimo potrà ottenere dall’Europa di contrarre nuovi debiti, con conseguenti interessi passivi.
Solo pochi giorni prima la Ragioneria dello Stato ha evidenziato che nei primi 4 mesi del 2012 le entrate sono minori del previsto per un importo di 3,5 miliardi di euro.
Minori del previsto. Ma previsto da chi? 

lunedì 9 luglio 2012

Euro si, euro no, euro come

L'intervento di Alberto Bagnai all'incontro di Cesena "Euro si, euro no, euro come", organizzato dal "Comitato di difesa sociale".

Continuando a leggere troverete i 3 video di Alberto Bagnai


ALBERTO BAGNAI - CE LO CHIEDE L'EUROPA

Ottima intervista al professore Bagnai
Vi dice quello che l'informazione non vuole dirvi e vi da le informazioni per ragionare con la propria testa



mercoledì 4 luglio 2012

La forza del debito


John Adams  (1735-1826), secondo presidente degli Stati Uniti d’America :
"Ci sono 2 modi per rendere schiava una nazione... … uno è con le spade, l’altro è col debito. "

Un accorato appello

Caricato da in data 30/nov/2011
http://www.diodatocalvo.it quando la Moneta è Privata(Dollaro /Euro ecc) si è in una dittatura vera e propria, mentre solo se la Moneta è veramente PUBBLICA allora è in vigore la vera democrazia
dopo 10 anni di truffe è ora che il Popolo capisca, il problema che non viene mai evidenziato è nella Moneta Privata ,invece se facciamo la MONETA PUBBLICA, finiscono i ladrocini ed i debiti infiniti da far pagare al popolo,in tal caso diventerebbe Popolo Sovrano in tutto



martedì 3 luglio 2012

Un piano che viene da lontano

sotto è riportato un documento agghiaggiante per il suo cinismo e la sua attualità, nonostante che sia stato scritto nel 1892
L'esistenza di questo documento fu rivelata dal membro del congresso degli USA Charles A. Lindbergh, Il luogo esatto dove fu fatta questa rivelazioe e neanche il periodo esatto si sa solo che avvenne tra 1907 e il 1917 

 

"Il capitale deve proteggersi in ogni modo possibile con alleanze e legislazione.

I debiti devono essere riscossi, le obbligazioni ed i contratti ipotecari devono esser conclusi in anticipo e il più rapidamente possibile.

Quando, mediante processi giuridici, le persone comuni perderanno le proprie case, diventeranno sempre più docili e saranno tenute a freno con più facilità attraverso il braccio forte del governo al potere, azionato da una forza centrale di ricchezza sotto il controllo di finanzieri di primo piano. Questa verità è ben conosciuta tra i nostri uomini di spicco, adesso impegnati nel costituire un imperialismo del Capitale che governi il mondo.

Dividendo gli elettori attraverso il sistema dei partiti politici, possiamo far spendere le loro energie per lottare su questioni insignificanti.
Di conseguenza, con un'azione prudente abbiamo la possibilità di assicurarci quello che è stato pianificato così bene e portato a termine con tanto successo”

PS
per trovare altre informazioni cercate in google : "THE BANKERS' MANIFESTO OF 1892 pdf"
Il documento in inglese è riportato nella sezione "documenti" del blog

lunedì 2 luglio 2012

Henry Ford e il sistema bancario monetario

Dal sito http://www.signoraggiobancario.blogspot.it/

Meditate su quello che disse Henry Ford  a proposito del funzionamento del sistema bancario!
Stiamo parlando di uno dei maggiori industriali di tutti i tempi nonchè dell'uomo che ha introdotto il concetto di catena industriale in fabbrica, non dell'ultimo scemo che parla, come potrei essere io :-)


"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina." 


Il problema di non avere più la sovranità monetaria



http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=181