video apparso su youtube Victoria Grant speaking, dove viene viene mostarata una semplice bambina di 12 anni che parla alla conferenza della “Public Banking in America” il mese scorso, ha superato abbondantemente il milione di visite su vari siti web.
La politica monetaria, ovvero le misure che dovrebbero decidere i governi - e non le banche -
per decidere la quantità di denaro circolante in una nazione - non ha
mai fatto parlare così tanto di sè come negli ultimi anni. Forse i tempi
stanno cambiando. Persino Victoria, una ragazzina canadese di 12 anni, è
riuscita a inquadrare il problema in un modo così semplice e chiaro che
anche per un bambino diventa capace di capirlo.
Fondamentalmente, il suo messaggio è questo: le banche creano denaro "dal nulla"
per prestarlo alla gente e ai governi applicando un interesse. Se i
governi lo prendessero in prestito dalle loro stesse banche, potrebbero
risparmiare gli interessi e quindi un sacco di soldi dei contribuenti.
Vittoria ha raccontato che il suo paese, il Canada, già ha adottato questo sistema tra il 1939 e il 1974. Durante quel periodo, il debito del governo era
basso e sostenibile, e permise di finanziare tanti progetti importanti.
Solo quando il governo ha cominciato a chiedere prestiti alle banche
private il suo debito nazionale è cresciuto fino a diventare
paralizzante.
Prendere denaro in prestito da un privato significa vendere obbligazioni a
tassi di interesse di mercato (che in Canada è schizzato fino al 22%), e
il denaro ricevuto contro queste obbligazioni è, in definitiva, creato
dal nulla dalle banche private. Per quest'ultimo punto, Victoria ha
citato Graham Towers, capo della Bank of Canada che,
in occasione dei suoi primi venti anni alla guida dell'istituto,
dichiarò: "Ogni volta che una banca concede un prestito, viene creato un
nuovo credito bancario e nuovi depositi: denaro nuovo di zecca. In
generale, tutto il nuovo denaro esce da una banca sotto forma di
prestiti! Siccome i prestiti sono debiti, con il sistema attuale tutto il denaro è debito".
Quando
chiesero a Towers: "Potrebbe dirci perché un governo, che ha tutto il
potere di creare denaro, dovrebbe concedere questo monopolio a un
privato, per poi prendere in prestito quello che il Parlamento potrebbe
aver creato da solo, accettando di pagare degli interessi, fino a
rischiare la bancarotta del paese?" Questa la risposta: "Se il Parlamento vuole cambiare il meccanismo del sistema bancario, questa scelta rientra certamente nei suoi poteri".
In altre parole, ha detto Victoria, "Se il governo canadese ha bisogno di soldi, li può prendere in prestito direttamente dalla Bank of Canada,
senza indebitarsi con le banche private. La gente pagherebbe tasse
giuste e queste basterebbero per rimborsare la Bank of Canada (di
proprietà dello Stato). Queste imposte sarebbero a loro volta immesse di
nuovo nel ciclo economico e il debito sparirebbe. I Canadesi
prospererebbero di nuovo con soldi veri, che sarebbero la base della
struttura economica, diversamente da oggi che è basata sul debito.
Per risanare il debito posseduto dalle banche private come la Royal Bank, basterebbe autorizzare la Bank of Canada a
stampare denaro, che consegnato alle banche private, salderebbe il
debito della Bank of Canada e il conto sarebbe pareggiato. Problema
risolto, caso chiuso.
Levata di scudi dalla casta dei banchieri illuminati (bankster!)
Prima reazione, il sarcasmo: "Non così in fretta. Victoria è incantevole, ma è stata ingenua". Seconda reazione, i giornalisti: uno dei critici era William Watson, che scrive sul quotidiano canadese The National Post: "No, Victoria, Non esiste un Mostro-Denaro."
È interessante notare che non ha voluto negare la tesi di Victoria:
"Quando si prende un mutuo, la banca crea denaro facendo clic su un
tasto per generare dal nulla denaro finto".
Watson ha anche riconosciuto che: "Questo è vero per qualsiasi sistema bancario di "riserva frazionaria". Ma le banche sono sempre state regolate, c'è empre stata unaBanca Centrale.
Le banche hanno sempre saputo che non serve avere riserve pari alla
quantità totale di denaro che si deve prestare. Infatti si può contare
sul fatto che la maggior parte dei depositanti, normalmente non va a
ritirare i soldi allo stesso momento. Il che significa, come spiegano i
primi elementi di economia monetaria, che le banche possono
effettivamente "creare soldi". (Aahahahahah, n.d.r.).
Quello
che invece si è voluto contestare è che il mostruoso debito del governo
canadese sia il risultato degli alti tassi di interesse pagati alle
banche. Invece, ha detto Watson: "Abbiamo un grosso debito pubblico,
perché, a partire dai primi anni 1970 e continuando per tre decenni
pieni, i nostri governi hanno speso di più per qualsiasi cosa, compresi
gli interessi, che hanno applicato sulle tasse. Il problema vero è
l'idea, sempre più diffusa, che dal parlamento greco arriva fin sulle
strade di Montreal: i governi non debbano pagare il conto".
Se
fosse vero, allora non si capiscono le parole dette dal Revisore
Generale dello stesso governo canadese (il capo della Ragioneria
Generale, che revisiona i libri contabili del governo), il quale ha
scritto nella sua relazione annuale del 1993:
"Il
costo dei prestiti e l’effetto delle sue componenti hanno un impatto
significativo sui disavanzi annuali del Canada. Dai tempi della
Confederazione fino al 1991-92, il governo federale ha accumulato un
debito netto di 423 miliardi dollari canadesi. Di questi, 37 miliardi
di dollari rappresentano il deficit accumulato per soddisfare il costo
dei programmi di governo. Il resto, 386 miliardi dollari, rappresentano la somma che il governo deve pagare per interessi sul debito creato da precedenti carenze annuali".
In
altre parole, il 91% del debito è costituito da spese per interessi
composti. Eliminando gli interessi scalari da pagare, il governo
avrebbe un debito di soli 37 miliardi di dollari canadesi, un importo
molto basso e sostenibile, proprio come era prima del 1974.
Un
altro argomento di Watson contro la dodicenne Victoria fa leva su un
tema classico (falso): i prestiti del governo presi direttamente della
banca del governo stesso, creerebbero inflazione. Scrive:
"La soluzione di Victoria prevede che, invece di pagare tassi di interesse di mercato, il governo prenda i soldi direttamente dalla Bank of Canada,
pagando solo tassi di interesse simbolici. Essendo la Banca di
proprietà del Governo, quella parte di gettito fiscale che avrebbe
dovuto utilizzare per pagare gli interessi potrebbe essere in qualche
modo reimpiegata nel ciclo economico. In altre parole, i soldi,
letteralmente stampati, per coprire il deficit del governo sarebbero
messi in circolazione. Ma in questo modo non si crea inflazione?" (AHAHAHAHAHAHAHAHAHA, n.d.r.).
Vediamo.
Il governo può prendere in prestito denaro che proviene attualmente
dalle banche private, che ammettono di crearlo dal nulla, e opprime i
contribuenti dovendo pagare alle stesse banche private un conto
interessi enorme. L'alternativa, invece, è quella di prendere il denaro
in prestito dalla propria banca, che, allo stesso modo, creerebbe denaro
dal nulla, ma non pagherebbe interessi, cioè non si indebbiterebbe! Una
bambina di soli 12 anni ha capito che è questo il vero problema.
Nessun commento:
Posta un commento